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fotografo

un visionario

Attraverso il mirino della macchina fotografica mi piace idealizzare un'emozione per trasformarla in "immagine"; fotografando ciò che mi emoziona riesco a non dimenticare lo stato d'animo di quel momento. E' così che la fotografia mi ha permesso di scoprire alcuni lati della mia personalità e di conoscere me stesso attraverso i miei stessi scatti. 

 

Diane Arbus sosteneva infatti che "ci sono cose che nessuno riesce a vedere prima che vengano fotografate" così come sentimenti, emozioni e stati d'animo che solo una "buona" fotografia può rappresentare quando riesce a connettere la realtà esteriore con quella interiore.

 

Mi piace pensare di poter mettere in relazione, con i miei scatti, il dato oggettivo con quello soggettivo per raccontare con una fotografia il visibile e anche l'invisibile.

 

Per qualcuno più famoso di me, "la fotografia deve suggerire, non insistere o spiegare"; se quindi,  con una mia foto sarò riuscito a farvi lavorare di fantasia e immaginazione, animando la vostra curiosità e sollecitando quell'insieme di sensazioni di piacere  che Leopardi chiamava "doppia visione", allora saprò di avervi regalato un pò di felicità, così come la fotografia ha fatto con me.

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